venerdì 19 novembre 2010
Lo specchio
Lo specchio
La lunga arrampicata
sorretta dal nulla
sotto il vuoto lentamente gira
e si riempie dei pezzi che cadono
inevitabilmente
e mentre il vortice s'allarga
mentre lo specchio di spacca
chi non si arrende e vuole
salire ancora
si ritroverà conficcati profondamente
i frammenti di vetro ancora più grossi
Se la nostra natura, non è d'ila
inutile volere arrivare in cima
meglio fermarsi in tempo
quando c'è ancora
un unico frammento
Lo sfigato
Lo sfigato
Cerca in ogni tuo affranto
in ogni tuo respiro
qualcosa per colpirti
per metterti al tappeto
e mandarti al diavolo
In fondo dovresti toglierti il cappello
quando passa con bastone e ombrello
dovresti salutare ogni volta che
ti guarda con sguardo fiero e quell'aria nobile
Lui così grande, tu un granello di polvere.
no, non dovresti avere il diritto di replica
o difesa non dovresti fargli l'affronto
di ribattere ogni suo discorso.
In fondo è il tuo destino
e tu che rimani e sorridi
o a volte sbellicandoti ridi
perchè sai che in fondo
è solo uno snob
perchè in fondo è solo uno sfigato
domenica 19 settembre 2010
Mentre
Mentre s'avvicinan lentamente
la primavera il sole e il profumo delle viole
Un nuovo angelo ora ci attende
e ci sorride in un abbraccio,
dove primavera è sempre.
La tua amica Daniela
venerdì 10 settembre 2010
Tutto è fermo
Tutto è fermo
Tutto è fermo
tra mille goccie
di pensieri inqueti
e poche di speranze.
Rimane solo il ricordo
racchiuso nella stanza
della mia infanzia
nelle sere tranquille d'estate
di un rumore lontano,
la una moto di un pilota sereno
tra il silenzio che espande
il sospiro ameno del vento
che ora è solo un appunto
riempito da mille voci
da ombre di pensieri neri
che oscurano la luce della speranza
Il volo
Il volo
un pensiero assillante
costante insistente
un pungo sul cuore delirante
in vortice dove volano
le pagine strappate
da un diario spleen
che brucia a poco a poco
tra le mani della vita
Fermato dalla dolcezza
di uno sguardo
innocente e buono
o di un ricordo troppo lontano
e da qualche illusione
utopie e chimere di ancora crede
di chi si batte per un sorriso
di chi ancora sogna
di chi perdona ma non scusa
giovedì 26 agosto 2010
giovedì 19 agosto 2010
Landay
Landay
Il grido della malasorte
d'essere donna in un popolo
acerbo ed ottuso
fermato solo dal suicidio
o punito con la morte
che si inerpica tra i monti
vola sopra i deserti
e si insinua abbrancandosi
nel profondo dei cuori increduli
Ma è anche il canto ribelle
di chi rischia sulla sua pelle
e protesta il suo dissenso.
Sebbene solo un soffio
sulle labbra del vento
un lamento nell'odissea
dei diritti negati
dell'universo femminile
tra guerra e pianto
mercoledì 18 agosto 2010
Cadono a filo a filo
Cadono a filo a filo
soffi leggeri di luce
tra le ombre della notte
Mormorii tra le stelle
veleggiano sui nostri sogni
lasciando vivaci scie,
lumi di tenui piume
soffiate dalla mano
d'un benevolo architetto
che dona chimere d'amore
mercoledì 4 agosto 2010
A che serve stordire il cuore
A che serve
stordire il cuore
per non sentire il suo grido
fino a sfinirlo con mille voci
che danzano come foglie al vento.
Quando basta un attimo
per impregnare il vuoto
della più furiosa afflizione
e sentire quel magone
che stringe il cuore
nell'abisso della solitudine
avvelenato dall'impotenza
di non poter elevare la propria essenza
al di sopra della tirannia di un anima
(la nostra o la mia)
che non si vuole arrendere
alla tua assenza
e ora si tortura e ora si tormenta
stordire il cuore
per non sentire il suo grido
fino a sfinirlo con mille voci
che danzano come foglie al vento.
Quando basta un attimo
per impregnare il vuoto
della più furiosa afflizione
e sentire quel magone
che stringe il cuore
nell'abisso della solitudine
avvelenato dall'impotenza
di non poter elevare la propria essenza
al di sopra della tirannia di un anima
(la nostra o la mia)
che non si vuole arrendere
alla tua assenza
e ora si tortura e ora si tormenta
lunedì 26 luglio 2010
Padrone delle mie notti senza nome
Padrone delle mie notti senza nome
amareggi la mia essenza
che come un fiume in piena
trapassa la mia sfera
ed frammenti di cristallo
sferzano come pioggia nel mio cuore
frantumando il mio piccolo sogno d'amore
martedì 13 luglio 2010
Tocco, rintocco
Tocco, rintocco
con passo lento
con lento passo
nel viale breve
Pesanti i passi
impressi nella neve
Tocco, rintocco
all'estremo saluto
la foglia è sola
figlia di luce
la foglia vola
Pesanti le sue
falde bagnate
delle nostre
lacrime del nostro dolore
martedì 6 aprile 2010
Sfiorano il vento d'ottobre
Sfiorano il vento d'ottobre
le tue ali di neve
velate di luce di stelle lontane
Elevi le foglie
che planano dolcemente
e come pennellate
affrescano la terra di
nostalgiche ombre.
E nella quiete
e nel silenzio
del bosco dove
si innalzano
le nostre promesse
di pace.
La tua tenerezza
porgi in una tenue
eterea carezza
mercoledì 24 marzo 2010
Vecchia amica amata
Con gli occhi guardai
una volta ancora
quel mare di lamiera.
E lei questa volta c'era
La vecchia amica amata
con la sua mix beige e nera
dall'alto del torrione
sventolava la sua
intima bandiera
Non chiedermi
quando, mi mandò
questo ultimo saluto
e con il suo sorriso
dolce alzò la mano.
Seppi soltanto
in seguito che
se ne volò lontano
martedì 23 marzo 2010
Una bolla di sapone
Seduta sul molo
guarda i gabbiani
mentre volteggia
la sua anima
verso il sole con
le sue poderose ali.
Dedalo non ascolta
la donna uccello
che di Icaro rammenta
la dolorosa fine
E chiude il suo cuore
in una bolla di sapone
che riflette i colori
del mondo di fuori
Ma da dentro
il suo urlo inatteso
come l'indice teso
del bimbo curioso
scioglie l'incanto
nel lamento del vento
Dedicata a Lori
giovedì 18 marzo 2010
Quando morte sarà
Quando morte sarà
lo so io nuvola sarò
ma se così non fosse
e la mia polvere
così in alto non salisse
sarei di certo un riflesso
che veleggia
tra le onde mosse
la vita va avanti
La vita va avanti
e non vuole i nostri rimpianti
non si attarda
dietro ai vecchi sogni.
Comunque e inesorabilmente
la vita è fatta di scelte
E gli inutili se non disegnano
strade diverse se non nei nostri sogni
Inutile battere i pugni sul destino
ricordando obsoleti bisogni
perché con il penello della vita
abbiamo creato i nostri disegni
con la punta del cuore
abbiamo dipinto il
nostro andare ma possiamo ancora
ridipingere quello che rimane per non fare
delle nostre scelte opere vane.
E' tornato il sole
E' tornato il sole
con cadenza dolce
qualche nuvola bianca
nasconde il suo splendore
mentre trema una stilla
che proietta ombre sulle
briciole di memorie
sparse
viene per ricordare
le nostre sere
e le nuvole variopinte
che potevano essere nostre
Dedicata affettuosamente a Nicola F.
mercoledì 17 febbraio 2010
Dei miei vent'anni
dei miei vent'anni
le fluenti chiome
e la pelle liscia senza segni
Vorrei soltanto
almeno l'ombra
di quel sogno
Che impetuoso
disegnava le mille strade
di un destino radioso
Trattengo
Trattengo l'urlo che
sovrasta il mio cuore
per paura che i suoi echi infiniti
affondino la mia anima
in un vortice di dolore
ma sogno ali immense
che mi facciano sfiorare
nuvole sconfinate di
incommensurabile tenerezza
Mani di pioggia
Mani di pioggia
Persa nel oasi
degli intensi brividi
Dolcissimi sogni
in questa
torrida estate.
Abbraccio di vento
innalza la spuma
del mare dei desideri
mentre mi cinge
scivolando come
una lenta goccia
un lungo tremito,
sulla schiena e sulla
bocca, mescolandosi
alle lacrime sincere
del sogno tradito
e disatteso di
un cuore ferito.
Donna oggetto
Non son cosa tua
urla ferito
il mio cuore di donna
il mio cuore di donna
lacerando il silenzio
quando mi sento
una cosa posata
da una balda
mano sbadata
ogni pagina bianca
di pensieri fuggenti
Con una fine matita
graffio e incido
ogni pagina bianca
di ogni libro
e ogni mio effimero sogno
fermo e blocco su un romanzo
su un diario o su un quaderno
quella convinzione
Quella convinzione
fin troppo strafottente
d'essere intelligente
E lasciare che gli altri
ricamino pregiudizi e
paradigmi
Sulla camminata strana
sulla lingua che si inceppa
sulle dita attorcigliate
d'abilità sconosciute
i tuoi passi
i tuoi passi impressi
nelle mie valli nevose
Ruvido e pietroso ricordo
Tornerai a chinarti
per raccogliere
i fiori celati
tra lucciole e rugiada
nei miei verdi prati?
Oppure incurante
te ne andrai
ad imprimere le tue
impronte altrove?
Non mi è dato conoscere
neppure nei riflessi
dei tuoi sogni
Com'è impietoso questo
selvaggio destino
d'amore, di dolore e durezza
d'un impenetrabile mistero
Là dove verdeggia la neve
Là dove verdeggia la neve
sommersa di margherite e viole
Sospinta da un sogno lieve,
carica di sole e di fede.
L'ardore si spegne
come con un colpo di spugna
sul duro risveglio
del credo tradito
di un amore mai nato
E legai i miei respiri
E legai i miei respiri
in un silenzio di cristallo.
Sospirando lo posai
tra le onde malinconiche
e scivolando sul ricordo
di quel nostalgico mare
caldo e dolcemente calmo.
Si perse tra immemori nuvole
di remote notti
fino a ieri quando si è infranto
tra gli scogli del rimpianto