Di te ricordo quando nella
mia casa avvolta dal silenzio
solo la tua voce, rimbombava,
a volte arrabbiata, altre
rideva di cuore.
Ci faceva penetrare,
mondi a noi sconosciuti,
con parole semplici
ci rendeva consapevoli
di quello che succedeva
attorno a noi, Come
non hanno mai saputo fare
ne laureati ne preti e nessun
predicatore tra quelli
che si sono affacendati
dietro, finestre di cristallo
e dentro tubi cadodici e circuiti integrati.
Ora te ne sei andato, e di te
mi rimane proprio qui nel cuore
Le bestemmie che mandavi
ai padroni del mondo.
E le tue risate spontanee
quando ci raccontavi dei
cuori puri dei bambini.
Ciao Franco
giovedì 24 gennaio 2008
martedì 22 gennaio 2008
Esplorazione Urbana
Una finestra aperta
sulla nebbia gelida,
milioni di minuscoli coltelli
penetrano la desolante solitudine
cercando invano di
tagliare la malinconica immagine
strappata dal tuo cuore
sulla nebbia gelida,
milioni di minuscoli coltelli
penetrano la desolante solitudine
cercando invano di
tagliare la malinconica immagine
strappata dal tuo cuore